Quella tra Béatrice Huret e Mokhtar è una storia d’amore dei giorni nostri. Lei è un’ex candidata del Front National, il partito di estrema destra francese. Lui è un migrante iraniano arrivato a Calais e in cerca di un modo per raggiungere l’Inghilterra. La 45enne si innamora di lui, lo ospita in casa sua, gli trova un gommone, permettendogli di attraversare la Manica. Mokthar riesce nell’impresa, ottenendo lo status di rifugiato, Béatrice è invece alla sbarra, accusata di traffico di migranti. Il suo processo a Boulogne-Sur-Mer è iniziato.
“So cos’ho fatto e mi assumo le mie responsabilità: ho comprato un gommone, l’ho messo in mare e ho portato Mokthar e i suoi amici fino alla spiaggia”, ha spiegato la donna, ai giornalisti che l’aspettavano fuori dal tribunale.
L’accusa per Béatrice, che rischia fino a 10 anni di carcere, è di aver fatto parte di una banda organizzata che aiuta i migranti in questi viaggi per soldi. La donna transalpina ha sempre negato, affermando di aver fatto tutto ciò solo per amore.