http://www.pupia.tv - Trinitapoli (Barletta-Andria-Trani) - Gli agenti del commissariato di Cerignola, diretto dal vicequestore aggiunto Loreta Colasuonno, hanno scoperto, a Trinitapoli, una struttura assistenziale abusiva nella quale erano ospitate otto persone anziane, in parte affette da problemi psicofisici e non autosufficienti.
Ai pazienti venivano somministrati farmaci sfusi, privi di confezione originale e, pertanto, non identificabili per tipologia e data di scadenza. La struttura presentava carenze igienico-sanitarie ed organizzative, mancanza di spazi comuni, presenza di barriere architettoniche, fino all’impiego di personale inadeguato al trattamento delle patologie di cui soffrivano gli ospiti, privo di titoli ed in numero insufficiente, tanto che al momento dell’accesso degli Agenti al suo interno era presente un solo operatore.
Nella struttura si constatava la totale assenza di tabelle dietetiche per gli ospiti, tra i quali alcuni malati di diabete, per i quali sarebbe stato necessario seguire una dieta prestabilita, e la cucina utilizzata per la preparazione dei pasti era quella dell’abitazione dei gestori.
Sul posto veniva fatto intervenire personale dell’Asl di Trinitapoli, Assistenti sociali del Comune di Trinitapoli, personale della Guardia di Finanza e dei Nas di Bari, ciascuno per le proprie competenze.
Tutti gli anziani sono stati immediatamente trasferiti in altre strutture autorizzate o presso le rispettive famiglie.
Dalle prime indagini è emerso che ogni anziano pagava una retta di circa 1000 euro al mese per un giro di affari che si aggira intorno ai 100mila euro annui. Il responsabile legale dell’associazione cui faceva capo l’attività abusiva e la moglie sono stati denunciati alla Procura di Foggia. La struttura, unitamente ad altro materiale rinvenuto, è stata sottoposta a sequestro probatorio, per un valore complessivo di circa 300mila euro.
Poiché la struttura in questione risultava essere attiva da almeno quattro anni, e solo nel 2014, a seguito di un controllo dell’Asl, i servizi Sociali del Comune di Trinitapoli emanarono un’ordinanza di chiusura della stessa, problema che risulta essere stato raggirato con l’inserimento, nel nucleo famigliare dei due gestori, di una parte degli anziani ospiti, sono in corso ulteriori indagini per comprendere se marito e moglie abbiano usufruito dell’aiuto di alcuni complici per offuscare la loro illecita attività. (24.06.17)