Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità Palestinese, e il presidente russo Vladimir Putin si sono incontrati giovedi a Sochi per parlare del conflitto israelo palestinese.
Tra i temi discussi lo stato dell’arte dell’occupazione israeliana, l’avanzamento delle colonie e le condizioni carcerarie di oltre un migliaio di palestinesi, in sciopero della fame dal 16 aprile scorso…
“Il conflitto israelo palestinese ha una sola soluzione politico-negoziale basata sul diritto internazionale – ha dichiarato Putin durante la conferenza stampa – Voglio sottolineare che la coesistenza pacifica di due stati, di Palestina e Israele, é condizione indispensabile per garantire una vera stabilità e sicurezza in Medio Oriente”
Mosca, storicamente a fianco della causa palestinese, si candida a ospitare un incontro tra i leader israeliano e palestinese. Invito accolto positivamente da Abbas che la settimana scorsa ha incontrato anche il presidente americano Donald Trump.
“Noi crediamo che combattere contro il terrorismo e l’estremismo sia una responsabilità internazionale – ha detto Abbas – Crediamo che dare liberta indipendenza al nostro popolo rimuoverà il nucleo dell’estremismo e aiuterà a garantire pace e sicurezza nella regione.
Scontri sono scoppiati nella West Bank durante una manifestazione di protesta contro le condizioni di detenzione di oltre mille palestinesi nelle carceri israeliane. I detenuti, tra cui il leader Marwan Bargouti, denunciano la mancanza di processi regolari, le condizioni di vita in cella e l’impossibilità di ricevere visite di familiari.
