http://www.pupia.tv - Piazza Armerina (Enna) - “Operazione Bucefalo”. La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno arrestato otto persone, responsabili di associazione a delinquere finalizzata all’organizzazione ed alla promozione di competizioni non autorizzate tra cavalli, aggravate dalla presenza di minori, con annesse scommesse. Inoltre, per le stesse ipotesi di reato – seppur fuori dal contesto associativo – sono stati denunciati in stato di libertà altri 13 soggetti, uno dei quali minorenne.
Nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura di Enna poliziotti e finanzieri intervenivano, all’alba di domenica, sulla strada statale 117 bis, tra Piazza Armerina (Enna) e Mazzarino (Caltanissetta), dove si sarebbe svolta una competizione non autorizzata ed in particolare una gara di velocità di cavalli con calesse. Le diverse pattuglie dislocate in maniera da eludere eventuali ricognitori fra gli organizzatori, che potessero vanificare l’effetto sorpresa, monitoravano il percorso del probabile circuito di gara, che all’albeggiare si affollava di numerosi veicoli – ed in particolare di mezzi a due ruote – con il chiaro intento di «battere» tutta la zona per prevenire eventuali azioni di polizia.
Proprio nel momento in cui sembrava stesse iniziando la competizione, i veicoli presenti iniziavano a disperdersi dai luoghi come se temessero la presenza delle forze dell’ordine. Tuttavia, nonostante gli organizzatori e partecipanti alla gara tentassero di dileguarsi lungo le due direzioni, Piazza Armerina a nord e Gela a sud, gli equipaggi impiegati procedevano a bloccare le vie di fuga, riuscendo così ad intercettare numerose persone e veicoli, fra cui il furgone con a bordo uno dei cavalli ed il fantino partecipanti alla gara.
Ciò nonostante alcune vedette, ed un secondo furgone che trasportava l’altro cavallo impegnato nella competizione, riuscivano a superare i presidi predisposti dagli scriventi uffici. Il citato furgone, nonché uno scooter con a bordo due vedette, venivano fermati dai poliziotti del commissariato di Niscemi, che provvedevano a verificare i ruoli dei soggetti che si accingevano ad effettuare la gara ed all’esito delle immediate indagini provvedevano a trarre in arresto i responsabili.
I cavalli, verosimilmente preparati per la gara con sostanze dopanti venivano sottoposti – a cura di un medico veterinario – alle opportune analisi e, successivamente, attraverso anche la collaborazione dei poliziotti del Reparto a cavallo di Catania, condotti presso un maneggio, per affidarli in giudiziale custodia. Sono stati sequestrati anche due veicoli per il trasporto dei cavalli impiegati per la gara, un furgone utilizzato da uno degli organizzatori, e tre motocicli utilizzati dai soggetti che fungevano da “vedette” e per rallentare il traffico viario. (09.05.17)