La delegazione dell’opposizione armata siriana ha definito inaccettabile ogni accordo di “cessate il fuoco” che non includa tutto il territorio della Siria.
L’annuncio giunge dopo che i partecipanti ai negoziati di Astana, in Kazakistan, avevano approvato il memorandum che istituisce le quattro “aree di sicurezza”.
“A nome del popolo siriano – afferma un membro della delegazione dell’opposizione – rifiutiamo qualsiasi ruolo dell’Iran e delle unità militari sotto la sua giurisdizione e rifiutiamo inoltre qualsiasi suo ruolo come Paese garante in quanto ostile al nostro popolo”.
Nessun accordo sarà dunque accettato, a meno che non sostenga l’integrità del territorio del popolo siriano, che aspira alla libertà e a una vita dignitosa.
L’inviato speciale dell’Onu in Siria, Staffan de Mistura, ha intanto definito il memorandum di Astana “importante, promettente e positivo”.