Le truppe turche e dei ribelli siriani hanno raggiunto il centro di al-Bab, in Siria. L’annuncio ariva dal Presdiente turco, Recep Tayyp Erdogan.
Gli insorti sono entrati – sostenuti dall’aviazione turca – da ovest e hanno assunto il controllo di numerose zone, dove sono ancora in corso violenti combattimenti. Le forze fedeli al regime di Bashar al-Assad puntano, invece, ad entrare da sud.
I soldati considerati disertori dal regime e gli ex commilitoni si trovano ora dalla stessa parte della trincea contro l’Isil.
L’obiettivo finale dell’iniziativa militare turca, spiega il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, è la bonifica di un’area di 5 mila chilometri quadrati che va dai confini di Ankara fino a Raqqa, l’ultima capitale dei jihadisti. Una “zona cuscinetto” che vuole limitare soprattutto l’azione dei combattenti curdi, anch’essi in guerra contro l’isil, ma terroristi per la Turchia.
Le conquiste militari risvegliano anche la diplomazia con la Russia che lavora, insieme a Turchia e Iran, ad organizzare un nuovo incontro tra governo siriano e opposizione armata.