Una giornata in un tweet: “Chi favorisce la tratta di persone ne è responsabile davanti a Dio, preghiamo per la conversione dei cuori” è il messaggio apparso sulla pagina di Papa Francesco, nella Giornata Internazionale della preghiera e della riflessione contro la tratta degli esseri umani. Il Pontefice si è poi espresso in udienza generale:
“Auspico che quanti hanno responsabilità di governo combattano con decisione questa piaga, dando voce ai nostri fratelli più piccoli, umiliati nella loro dignità. Occorre fare ogni sforzo per debellare questo crimine vergognoso e intollerabile”.
Il Pontefice ha poi dedicato una preghiera ai Rohingya, una minoranza musulmana di lingua indo-europea che vive in gran parte nello stato birmano di Arakan.
“È da anni che soffrono. Anni. Sono stati torturati, uccisi… Semplicemente per portare avanti le loro tradizioni, la loro fede musulmana. Preghiamo per loro, per i nostri fratelli e sorelle Rohingya”.
Le parole del Papa fanno seguito a un rapporto delle Nazioni Unite, pubblicato la settimana scorsa. Un rapporto che parla di violenze di massa, compresi stupri e massacri di neonati, che sarebbero state commesse nell’ottobre scorso in una devastante operazione delle forze di sicurezza birmane, che hanno messo in fuga migliaia di civili.