http://www.pupia.tv - Roma - Il terzo anno di guerra vide i paesi belligeranti scontrarsi su più fronti in durissime battaglie (Verdun, Jutland) finalizzate a dare nuovo slancio a una guerra sempre più logorante e capace di mettere in discussione i piani e le strategie di combattimento dei governi e dei comandi militari. Nel maggio del 1916 l’Italia – che in estate avrebbe dichiarato guerra anche alla Germania – conobbe il primo importante avanzamento nemico sul proprio territorio, conseguente alla “spedizione punitiva” austriaca sugli altipiani trentini, il cui esito causò anche la caduta del primo governo di guerra presieduto da Antonio Salandra. Nel frattempo assumevano caratteri durissimi le conseguenze che il conflitto stava producendo sui civili, sulla geografia del territorio e sugli uomini in armi.
Di questi aspetti hanno parlato il 10 maggio 2016, nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, alcuni dei più importanti storici italiani (Gustavo Corni, Marco Mondini, Giovanna Procacci, Lucio Fabi e Bruna Bianchi) che si sono poi cimentati anche nella realizzazione di alcune clip su questioni di particolare rilievo (Gli italiani visti da Vienna e Berlino; La letteratura di guerra; La prigionia di guerra; Turismo e pellegrinaggi di guerra; Il pacifismo). (06.02.17)