A nulla sono valsi gli altolà della National Football League e della Fox che ha trasmesso l’incontro: dall’inno anti-governativo cantato da Lady Gaga ai costosissimi spot proposti durante la serata, la protesta anti-Trump ha smarcato i divieti e fatto irruzione nel Superbowl. Al faraonico equivalente di oltre 155.000 euro al secondo, numerosi i grandi marchi che hanno puntato su messaggi più o meno velatamente critici delle politiche del neo-presidente.
America Beautiful? Sì, ma nella diversità
Diluito rispetto a quello di altri grandi marchi, il messaggio di Coca Cola si è limitata a lanciare un appello ad accettazione e tolleranza, declinando in diverse lingue il celebre inno patriottico America the Beautiful.
Today millions cheer together, because together is beautiful. #AmericaIsBeautiful pic.twitter.com/z65LimssjD— Coca-Cola (@CocaCola) 5 février 2017
“Accettare invece di escludere”. Ogni riferimento è tutt’altro che casuale
Più esplicita Airbnb che a una carrellata di volti di etnie diverse ha sovraimpresso il messaggio: “Più si accettano gli altri, più il mondo è bello”. Agli occhi di molti un riferimento al decreto di Trump contro l’immigrazione, tanto più che nelle categorie in difficoltà a cui il sito ha annunciato di voler offrire alloggi gratuiti figurano anche le persone potenzialmente colpite dal divieto.
Acceptance starts with all of us. #weaccept pic.twitter.com/btgqyYHVTK— Airbnb (@Airbnb) 6 février 2017
Our five-year goal is to make sure 100,000 people have short-term housing during urgent times. Join us: https://t.co/gJ1MTGZZzh#weaccept pic.twitter.com/nHrCxcKado— Airbnb (@Airbnb) 6 février 2017
“Il nostro impegno, entro 5 anni, è di offrire sistemazioni sul breve periodo a 100.000 persone in difficoltà” si legge su un Tweet di Airbnb
Il plauso di John Kerry e David Miliband: “Commossi da tanta mobilitazione”
Ad applaudire addirittura l’ex Segretario di Stato americano John Kerry che, ritwittando l’ex ministro ombra dei Labour e oggi presidente della Croce Rossa Internazionale, David Miliband, si è detto “commosso” da tanta mobilitazione.
Heartened to see people and companies standing with those doing so much good for those most in need -- leadership that's needed! #WeAccept https://t.co/Nk15igKZsJ— John Kerry (@JohnKerry) 6 février 2017
“Come spiegare a una figlia che sarà sempre discriminata?”. Audi per la parità fra i sessi
Alla cordata degli spot “politicamente impegnati” si è unita anche Audi. Sulle immagini di una bambina impegnata in una corsa di rudimentali auto in legno, protagonista dello spot è la voce fuori campo di un padre che si interroga su come spiegare alla figlia il trattamento discriminatorio che subirà nel mondo del lavoro. Un messaggio poi esplicitato in rete da un tweet che ricorda come le donne siano oggi ancora pagate il 21% in meno degli uomini e afferma l’impegno di Audi a battersi per una pari retribuzione.
Women are still paid 21% less than men. As a bran