Nel Mediterraneo a nord di Tripoli, i guardia coste libici hanno intercettato un barcone con a bordo un centinaio di migranti e li hanno riportati indietro.
Nell’ultima settimana il personale marittimo libico ha intercettato oltre 1100 persone su battelli di fortuna al largo di Sabratha.
La Libia è ormai diventato il principale punto di partenza per i disperati che vogliono raggiungere l’Europa attraverso l’Italia.
Dice una donna:
Vivevo a Sabratha, ho pagato 300 dollari per andare in Italia. Siamo partiti ieri a mezzanotte, e siamo rimasti in mare per almeno venti ore.
L’anno scorso, su questa rotta sono morte almeno 4500 persone. Ma farsi riportare indietro in Libia è una prospettiva che fa paura a molti.
I migranti sono rinchiusi in strutture che assomigliano a campi di concentramento, secondo le associazioni umanitarie, che hanno più volte denunciato gravi abusi.
Eppure è proprio con la Libia che i leader europei cercano un accordo, sullo stile di quello stipulato con la Turchia per frenare l’afflusso dei migranti in cambio di finanziamenti, se ne è parlato anche al recente vertice di Malta.
Migranti, piano dell’Unione europea per chiudere la rotta Libia-Italia https://t.co/vzoysnBnUL pic.twitter.com/g0rv6QBB22— Corriere della Sera (@Corriere) 26 janvier 2017