Quarto incontro bilaterale in quattro anni tra la Russia e l’Ungheria. Agenda fitta quella di Vladimir Putin che è giunto a Budapest per incontrare il Primo MInistro magiaro Viktor Orban. Agenda fitta per i due leader che hanno messo al centro dei loro colloqui le questioni legate ai rapporti commerciali, puntando il dito sulle sanzioni dell’Unione Europea alla Russia per le quali l’Ungheria ha perso 6,5 miliardi di dollari. Il pensiero di Orban è chiaro: “L’Ungheria mantiene il suo punto di vista. I problemi politici non possono essere trattati o gestiti con questioni prettamente economiche. Questo è uno strumento di una politica non efficace secondo il nostro punto di vista. Nella regione occidentale dell’Europa la politica molto di moda è quella anti-russa e proprio per questo dobbiamo proteggere i nostri legami commerciali”
Nel bilaterale spazio anche all’energia. Budapest ha contrattato la costruzione di due reattori per la centrale di Paks con un credito di diversi miliardi di euro erogato proprio dalla Russia. “Un progetto molto importante che Gazprom sta realizzando è quello all’interno della centrale nucleare di Paks – ha detto Vladimir Putin – Il costo del progetto è di 12 miliardi di euro. Questa centrale è già funzionante con la produzione di quasi il 40% del fabbisogno di energia elettrica in Ungheria”.
A margine dell’incontro bilaterale, Putin ha detto che il gas naturale russo potrà raggiungere l’Ungheria anche dopo la scedenza degli accordi nel 2021, sia attraverso il Nord Stream che il Turkish Stream, rotte alternative a quella attuale In Ucraina.