I rapporti commerciali domineranno il primo incontro tra Theresa May e Donald Trump. Entrambi sperano di avanzare nella stessa direzione e di arrivare a un impegno che spiani la strada per un accordo che suggelli ancora una volta il legame speciale tra le due sponde dell’Atlantico.
How Donald Trump, Theresa May are the 2017 version of ’80s power couple Reagan-Thatcher https://t.co/rmeHJXGjNm pic.twitter.com/3ZsgK5hM1p— USA TODAY (@USATODAY) January 26, 2017
Theresa May :
“Sono soddisfatta di incontrare il presidente Trump, così presto. È il segno di una relazione speciale tra Stati Uniti e Regno Unito, relazione che Trump vuole costruire”.
“Vogliamo raggiungere un accordo che tenga da conto i nostri interessi, che saranno prioritari. Questa è la mia intenzione”.
Trump è arrivato alla Casa Bianca scandendo lo Slogan, “America first”; la May deve gestire la delicata fase del Brexit.
Che tipo di relazione intratterranno le due potenze?
Donald Trump:
“D’ora in poi, l’America verrà prima di tutto”.
Cosa che non gli ha impedito di inneggiare alla Brexit:
“La Brexit finirà per essere un successo”.
“Chiamatemi Mr. Brexit”
Theresa May però è presa tra l’incudine e il martello, essendo il Regno Unito ancora ufficialmente stato membro dell’Ue, la May non può negoziare un accordo commerciale con gli Stati Uniti, per il momento può solo portarsi avanti discutendone.
Non è tutto, di fronte a Trump la May dovrà tutelare peraltro l’Alleanza atlantica e gli interessi strategici che essa rappresenta:
Donald Trump prepares to reopen CIA ‘black sites’ as Theresa May reaffirms opposition to torture https://t.co/o7beVDHEiP pic.twitter.com/7nnDZc4F9l— USA News (@sidneyb00) January 25, 2017
Donald Trump:
“Lo dico da tempo; la Nato ha un problema, è obsoleta, primo perché è nata tanti anni fa. In secondo luogo gli Stati Membri non contribuiscono di conseguenza”.
Londra cercherà di mettere l’accento sull’importanza vitale che la cooperazione bilaterale tra le due potenze e all’interno della Nato ha in certe aree del mondo.
Il nucleare iraniano così come i rapporti con la Russia di Putin saranno oggetto di discussione, anche se marginale.
John Bew, Kings College London:
“Anche l’America ha bisogno di Paesi vicini e, per fortuna o per accordi segreti, Londra è nuovamente in testa alla lista”.
L’ex presidente Barack Obama aveva avvertito la Gran Bretagna che la Brexit avrebbe messo il Paese in coda nei loro negoziati commerciali.
La visione di Trump è l’esatto contrario ma ne le due sponde dell’Atlantico sembrano al momento più vicine.