Muro al confine con il Messico: Trump firma il decreto esecutivo

2017-01-25 13

Donald Trump ha firmato il decreto esecutivo per dare il via alla costruzione del muro al confine con il Messico. “Un paese senza frontiere non è un paese – ha detto -. I giorni in cui criminali e spacciatori di droga entravano liberamente negli Stati Uniti sono finiti. Casa Bianca e Dipartimento per la sicurezza interna cominceranno subito la costruzione del muro”.

Qui il testo integrale (in inglese) dell’ordine esecutivo firmato da Trump

Nel corso dello stesso intervento Trump ha motivato l’iniziativa, dicendo che gli Stati Uniti stanno vivendo una “crisi migratoria” senza precedenti al loro confine meridionale e che il muro permetterà di “salvare vite” e “creare posti di lavoro” su entrambi i lati della frontiera. “Al Messico permetterà di contenere l’immigrazione illegale dall’America Centrale – ha aggiunto -. Discuteremo insieme i termini di una stretta collaborazione e sono certo che il rapporto fra i nostri due paesi migliorerà sensibilmente”.

Pres. Trump: Construction of border wall to begin "in months"; Mexico will “absolutely” reimburse the U.S. for wall. https://t.co/H0uApVrTYu pic.twitter.com/MEXAxLfO4f— ABC News (@ABC) 25 gennaio 2017



Il Tweet con cui Abc rilancia la sua intervista con Donald Trump. La costruzione inizierà “nell’arco di mesi”. Il Messico rimborserà “assolutamente” gli Stati Uniti

In giornata, il neo-presidente degli Stati Uniti aveva detto al network americano Abc che la costruzione del muro sarebbe cominciata “nell’arco di mesi”, che si sarebbe lavorato fin da subito alla sua progettazione e che il Messico rimborserà agli Stati Uniti il 100% delle spese. Costi, esatta natura ed estensione del muro non sono tuttavia ancora stati specificati. Lo scorso anno, lo stesso Trump aveva stimato una spesa “probabilmente” pari all’equivalente di 7,5 miliardi di euro e detto che si sarebbe sviluppato su un tratto di circa 1600 chilometri.

Stretta contro l’immigrazione clandestina: tagli a stati e città che non collaborano

Nel corso della stessa cerimonia Trump ha inoltre firmato un altro ordine esecutivo, volto a ridurre i fondi federali a stati e città, spesso sotto guida democratica, accusati di non collaborare nella repressione dell’immigrazione clandestina. Confemando quanto anticipato in giornata dal portavoce della Casa Bianca Sean Spicer, Trump ha detto che questo secondo ordine esecutivo è in particolar modo mirato a porre fine alla cosiddetta pratica del “catch and release”: il fermo cioè di immigrati illegali, che verrebbero poi rilasciati.

Meno Usa alle Nazioni Unite? Le indiscrezioni del New York Times

BREAKING: Trump to order billions in funding cuts to UN agencies. Will also begin reviewing treaties for abrogation. https://t.co/l7HNWlqBUk— Max Fisher (@Max_Fisher) 25 gennaio 2017


Secondo indiscrezioni del New York Times, l’amministrazione Trump starebbe già preparando nuovi ordini esecutivi volti a ridimensionare il ruolo degli Stati Uniti all’ONU e in altre organizzazioni internaz