Le forze governative hanno annunciato che Mosul est, la parte orientale della città irachena separata dal resto del centro urbano dal fiume Tigri, è completamente liberata dall’Isis, dopo tre mesi di offensiva militare.
Il comando delle operazioni di Baghdad ha anche annunciato l’imminente inizio della battaglia per Mosul ovest. Ma non sono soltanto buone notizie quelle che arrivano dall’ex roccaforte degli uomini in nero. Secondo l’Onu ed altre organizzazioni umanitarie ci sono almeno 750.000 civili ancora nei territori controllati dai jihadisti.
I ricordi della scuola sotto Isil nelle parole di una ragazzina: “Ci insegnavano a far di conto con le pallottole. Una bomba più una bomba….i loro programmi erano molto diversi”.
Mosul, un tempo la seconda città del Paese, era stata conquistata dall’Isis nel giugno 2014 e da allora era stata eletta di fatto a capitale del califfato. La sua presa fu una delle migliori operazioni dei jihadisti che arrivarono e svuotarono i caveau delle banche pieni di petrodollari e su quel denaro hanno costruito il loro piccolo impero a cavallo fra due nazioni: l’Iraq e la Siria.