Terremoto in casa British Telecom, dopo che l’inchiesta interna avviata in autunno ha rivelato irregolarità sul mercato italiano più estese del previsto. Di quasi il 20% lo scivolone del titolo registrato lunedì mattina a Londra, in seguito alla comunicazione che la svalutazione conseguente è più che triplicata, passando a 530 milioni di sterline, dai 145 stimati in un primo momento.
BT shares fall as much as 19% after probe finds bigger accounting errors than thought https://t.co/Xq5ULhjz5e pic.twitter.com/PxOcxNrYHu— Bloomberg (@business) 24 janvier 2017
“Il titolo di BT mai così giù dal 1986”, si legge nell’articolo a cui Bloomberg rimanda su Twitter
Determinante nel crollo in borsa, la comunicata riduzione delle stime su utili, fatturato e cashflow. Fonti vicine al dossier sostengono che dall’inchiesta emergano collusioni con i fornitori, che per anni avrebbero gonfiato i conti di alcuni membri del gruppo. Già a settembre lo scandalo aveva portato alla sospensione dell’amministratore delegato e del direttore generale della controllata italiana di British Telecom.