È affidata a uno striscione srotolato sul Tower Bridge la timida protesta colta dalle telecamere a Londra, nel giorno del giuramento di Donald Trump. “Costruisci ponti e non barriere”, l’appello che vi si legge, in riferimento all’annunciato muro fra Stati Uniti e Messico e alle politiche protezionistiche annunciate dal nuovo inquilino della Casa Bianca.
UK POLITICS: Protesters Tell Trump From Tower Bridge - 'Build Bridges Not Walls' - https://t.co/fCWPw0UzWD - ... pic.twitter.com/76M2Zqlq8m— Politicoscope (@Politicoscope) January 20, 2017
Parigi divisa. E c‘è chi per la Francia si augura un presidente della “stessa statura”
Divise le opinioni all’ombra della Torre Eiffel. Se il polso tastato in prima mattinata sembra rivelare una certa cautela nel pronunciare giudizi c‘è anche chi si sbilancia e parla dell’elezione di Donald Trump come di un “peccato” dopo otto anni di Obama. “Credo soprattutto che dia un’immagine del paese molto negativa, agli occhi del mondo”, dice una giovane residente.
E se altri sembrano concordare, dicendo che da oggi sarà sotto esame in ogni sua scelta, non manca chi in lui vede una speranza.
“Donald Trump incarna una prospettiva nuova che mi rende ottimista – dice un altro residente, madrelingua inglese -. Per quanto criticabile, tiene alta la bandiera degli Stati Uniti. Spero che anche la Francia trovi un Presidente della stessa statura”.
La protesta di Berlino sui luoghi del Muro: “Avvicinare, non dividere!”
Memore di un passato doloroso e indelebile, Berlino affida simbolicamente la sua sparuta protesta agli stessi luoghi dove sorgeva il Muro.
“Abbiamo bisogno di ponti che avvicinino i Paesi, non di muri che li dividano” l’appelo a Donald Trump, riassunto da un responsabile di Greenpeace, che ha ribadito il messaggio anche attraverso una serie di colorati cartelli.
Mr. Trump, walls divide - build bridges! #Berlin #WeKnow #bridgesnotwalls @greenpeace_de @greenpeaceusa pic.twitter.com/gK7w9mlRpM— Lisa Göldner (@lisagoeldner) 20 gennaio 2017