La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Catania su delega della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 30 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l'aggravante dell'associazione armata, estorsione, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone e intestazione fittizia di beni, aggravati dal metodo mafioso. Nel corso dell'operazione, denominata "Penelope", eseguiti sequestri in provincia di Catania ed altre città della Sicilia, nonché in Calabria e Campania, di numerose società nel settore della raccolta rifiuti, imprese per la gestione di bar, ristoranti e pizzerie, società nel settore dell'abbigliamento per un valore complessivo di svariati milioni di euro. Il provvedimento accoglie gli esiti di una complessa ed articolata attività d'indagine, condotta dalla Squadra Mobile e dallo Sco nell'arco temporale 2012-2014, che ha consentito di evidenziare la piena operatività dell'organizzazione mafiosa "Cappello-Bonaccorsi". Alla cosca sono ascrivibili numerose "piazze di spaccio" ricadenti nei rioni cittadini di San Cristoforo e Librino e nel territorio extraurbano. L'inchiesta ha inoltre evidenziato l'estensione degli interessi criminali della cosca nelle province di Siracusa, Enna e Caltanissetta.