MILANO DICE NO AI NAZIFASCISTI!
IL FASCISMO NON E’ UN’OPINIONE: E’ UN CRIMINE E UN REATO!
NO PASARAN!
Sabato 14 gennaio 2017, in piazza Fontana a Milano (zona MM Duomo), presidio antifascista con corteo fino a piazza della Scala, per denunciare un concomitante raduno neonazista che si è tenuto presso l’Arco della Pace al Parco Sempione, in aperto contrasto con i principi della Costituzione repubblicana antifascista, che costituisce una inaccettabile offesa a Milano, Città Medaglia d’Oro della Resistenza.
Sono intervenuti vari relatori tra cui Roberto Cenati (ANPI Milano) e si è esibita la “Banda musicale degli ottoni a scoppio”. Evento organizzato da Comitato Lombardo Antifascista, Memoria Antifascista, ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), ecc.
A differenza della legislazione in vigore nella Repubblica Federale Tedesca, dove il semplice saluto nazista a braccio teso viene punito con l’arresto immediato, in Italia nonostante esista da decenni una legge che vieta l’apologia di fascismo, mandrie di dementi in camicia nera continuano a recarsi in pellegrinaggio a Predappio, ad Affile è stato eretto addirittura un monumento al famigerato criminale di guerra fascista Rodolfo Graziani (tra le proteste internazionali, in particolare delle comunità etiopiche), il comandante dei vigili urbani di Biassono (MB) si traveste da ufficiale nazista delle SS e continuano a svolgersi convegni, manifestazioni e cortei dove compaiono svastiche naziste, fasci littori, saluti romani e croci celtiche, inclusi i festeggiamenti per il compleanno di Hitler. Questo “ringraziando” indistintamente tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 70 anni, nessuno escluso, che non sono mai intervenuti direttamente in merito con la stessa volontà politica, energia e violenza con cui hanno invece represso le manifestazioni operaie, studentesche e popolari di protesta. Si aggiunge anche l’assordante silenzio dei “nostri” Presidente della Repubblica e Premier (prima Renzi e poi Gentiloni), che invece di essere i garanti degli ideali della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza antifascista continuano letteralmente a dormire ed a girare la testa dall’altra parte, come per la scandalosa e vergognosa astensione del novembre 2014 del governo italiano sulla mozione di condanna del nazismo e di ogni sua forma di glorificazione, che era stata presentata alle Nazioni Unite (oltre ad aver votato in seguito anche contro il disarmo nucleare).
A quando una precisa denuncia penale per “omissione di atti di ufficio” nei confronti del Presidente della Repubblica, del Capo del Governo e dei ministri degli Interni e della Giustizia per non aver fatto rispettare la legislazione antifascista già in vigore?
O a questo punto, preso atto del totale letargo e immobilismo delle presunte “istituzioni democratiche” di fatto filofasciste, è auspicabile una ricostituzione sotto nuova veste della leggendaria “Volante rossa”?