Il premier giapponese Shinzo Abe è il primo dirigente estero in viaggio ufficiale nelle Filippine dall’elezione del presidente Rodrigo Duterte.
Da quando ha assunto la carica, il 30 giugno, Duterte ha avuto il tempo di farsi fare un grosso ritratto, appeso nella residenza presidenziale di Manila, che Abe non ha potuto non notare, e di scombinare i giochi delle alleanze nel sud-est asiatico, in particolare riguardo al controllo dei mari, strategicamente importanti in questa zona per tutte le grandi potenze.
Ma Rodrigo Duterte ci tiene a mantenere buone relazioni con Tokyo, che ha già visitato in ottobre:
Il Giappone e la Filippine sono nazioni marittime – ha detto il presidente ospite – e in questo senso condividono l’interesse di mantenere le rotte sicure e protette da qualunque minaccia.
Esercitazioni navali con i russi
Stretto alleato degli Stati uniti , il Giappone è preoccupato dal cambio nella politica estera che sembra aver iniziato Duterte, con un ravvicinamento inaspettato alla Russia e alla Cina e un raffreddamento delle relazioni con il tradizionale protettore americano.
Il castigatore, come è stato definito per la sua politica di tolleranza zero contro il narcotraffico e per il poco caso che fa ai diritti umani, ha tra l’altro approvato la tenuta di manovre militari congiunte con la marina di Mosca, in funzione anti-terrorismo.
Duterte : « La plupart des ambassadeurs américains sont des espions ! » https://t.co/2xdmI6vFdV via avic_sy— Zakaria Ishtar (Vrai_Bey) 11 janvier 2017
Duterte hopes Russia will become Philippines’ ally and protector https://t.co/3SiGndU7St— Reuters Top News (@Reuters) 6 janvier 2017