Amnesty contro la Slovenia: "No alla legge sulla chiusura delle frontiere"

2017-01-07 3

No al respingimento aprioristico dei migranti, costituirebbe una violazione del diritto internazionale. Amnesty International tuona contro la Slovenia e invita il Parlamento di Ljubljana a bocciare gli emendamenti alla cosiddetta “legge sugli stranieri”, con cui il governo vuole autorizzare la chiusura delle frontiere in caso di rischi per l’ordine pubblico e la sicurezza interna del Paese.

A new law from the Slovenian government would place already traumatized ##asylumseekers at even greater risk. https://t.co/S2PLYeYvw9 pic.twitter.com/tSUsviVgpx— Amnesty EU (@AmnestyEU) 6 gennaio 2017


Sottolineando il carattere transitorio e puntuale della misura, il Ministro degli interni Vesna Gyorkos Znidar spiegato che ogni sua applicazione richiederebbe un preventivo via libera del Parlamento. “Non saremmo in grado di reggere una nuova ondata migratoria come quella del 2016 – ha aggiunto il Ministro – soprattutto alla luce delle chiusure alle frontiere decretate da Austria e altri paesi”.

Government adopted new measures to lower security risks https://t.co/kxtEdABALV pic.twitter.com/8sLAB6RWPr— Slovenian Government (@govSlovenia) 5 gennaio 2017

Su Twitter l’annuncio del governo sloveno, che rimanda al comunicato con i dettagli degli emendamenti approvati

Circa 500.000 le persone lo scorso anno transitate dalla Slovenia in direzione dell’Europa occidentale. Nei primi undici mesi del 2016, secondo il Ministero della difesa, le richieste d’asilo sarebbero quintuplicate e salite a 1170. Di quest’ultime 148 sono state approvate e 230 ora in corso d’esame. Nel mirino di Amnesty, soprattutto la possibilità di respingere i migranti senza esaminarne le richieste d’asilo. Invece di considerare queste persone come un rischio per la sicurezza, ha dichiarato Gauri van Gulik, vicedirettrice per l’Europa di Amnesty International, “le autorità slovene dovrebbero riconoscere le proprie responsabilità” e proteggere chi nel suo paese rischia la morte o la persecuzione.