Niente che provi il genocidio, nessuna eliminazione sistematica della minoranza musulmana dei Rohingya in Myanmar.
Sono le anticipazioni di un rapporto stilato dalle autorità birmane che, tuttavia, dopo la pubblicazione di un video su youtube, hanno dovuto in parte ammettere violenze ai danni della minoranza musulmana.
https://youtu.be/OvxgnJfFzXo
Nel video, girato il 5 novembre, si vedono le forze dell’ordine torturare persone di etnia Rohingya. Ora quattro di quei poliziotti si trovano in stato di detenzione e il governo birmano promette che non resteranno impuniti. Ma da anni nello stato di Rakhine, ai confini col Bangladesh, la minoranza Rohingya incontra violenza.
A livello internazionale aumentano le pressioni sulle autorità birmane. Si mobilita anche l’ex Segretario generale delle nazioni unite Kofi Annan che ha visitato lo stato del Rakhine a capo di una commissione indipendente che lavora parallelamente a quella governativa, istituita dopo un attacco Rohingya contro un check point, a ottobre, con nove morti tra i birmani.
Nella regione si combatte dal 2012, si stima che siano 120mila i Rohingya confinati in 67 campi per sfollati.