Pechino avvolta dallo smog: nella capitale cinese è allerta arancione, quella che precede la massima, la rossa, per l’inquinamento atmosferico. Per questo vengono limitati il traffico e l’attività delle fabbriche.
La concentrazione di particolato fine (PM2) ha superato i 500 microgrammi per metro cubo, 20 volte superiore alla soglia massima raccomandata dall’Organizzazione mondiale della Sanità.
Beijing will extend orange alert for heavy air pollution for another 3 days as #smog continues in the city https://t.co/YX1jC3LbAF pic.twitter.com/v6opFyCyls— China Xinhua News (@XHNews) 2 janvier 2017
I commenti di alcuni residenti:
“A nessuno piace lo smog. Lo smog ha un impatto negativo sulle emozioni, ci fa sentire male. Ogni giorno vediamo o leggiamo notizie sui social media e sulla stampa che riguardano l’inquinamento atmosferico e ciò ci rende depressi”.
“Mi sento depresso. Ho un bambino, ma devo farlo restare a casa, non può neppure uscire per godersi un po’ di sole, e questo mi preoccupa. È tutto grigio, non so neppure dove sarà il nostro futuro”.
A dicembre per sei giorni era stata dichiarata l’allerta massima a Pechino e in altre grandi città. Ma secondo le autorità cinesi, che da qualche anno hanno intrapreso una lotta contro l’inquinamento, nel 2016 si è verificato un calo delle concentrazioni di polveri sottili.