Il presidente degli Stati Uniti, Obama, ha annunciato una serie di sanzioni per rispondere agli hackeraggi russi ai danni del Partito Democratico e che avrebbero inquinato le elezioni presidenziali vinte da Donald Trump. 35 alti funzionari russi legati ai servizi segreti sono stati espulsi dagli Stati Uniti con effetto immediato.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, si è espresso così:
“Siamo in totale disaccordo con le infondate accuse che sono state mosse alla Russia. Dal nostro punto di vista, questo genere di azioni da parte dell’attuale amministrazione di Washington, è una manifestazione di una politica estera estremamente aggressiva”
Secondo la Casa Bianca, le persone espulse sarebbero coloro che avrebbero direttamente ordinato gli attacchi contro il Comitato Nazionale Democratico e altre organizzazioni politiche americane, inquinando fortemente la campagna elettorale e il risultato delle presidenziali.
Immediata la risposta russa così come annunciato dal portavoce del Cremlino: le autorità di Mosca hanno chiuso la scuola anglo-americana della capitale. Chiuso anche l’accesso alla residenza di vacanza dell’ambasciata statunitense a vicino a Mosca.