Strage a Berlino: la fuga del terrorista attraverso l'Europa

2016-12-29 10

Poche certezze, per ora, attorno ad Anis Amri il terrorista autore della strage al mercatino di Natale di Berlino. Il governo di Roma afferma che l’uomo non aveva una rete in Italia, ma gli inquirenti continuano ad investigare ad esempio su chi avrebbe potuto fornirgli supporto logistico. Per questo sono state perquisite due case ad Aprilia dove l’uomo avrebbe soggiornato.

Rilasciato invece il tunisino di 40 anni, arrestato a Berlino perché sospettato di essere un
contatto di Anis Amri. Lo ha detto la portavoce della procura generale di Karlsruhe escludendo che l’uomo fosse un complice del killer di Berlino.

Si scoprono anche particolari dell’attentato. È stato il sistema di frenata automatico in dotazione al tir che Amri ha lanciato sulla folla ad evitare che il bilancio dell’attentato fosse molto più pesante. Grazie a questo sistema, il tir ha bloccato la sua corsa dopo 60, 70 metri, nei quali ha ucciso 12 persone ferendone una cinquantina. Il sistema entra in azione dopo un impatto. In un primo momento si era ipotizzato che fosse stato l’autista polacco a cambiare la direzione del tir lottando con Amri.

La fuga dell’uomo era comunque stata ben preparata, come confermano anche le immagini che riprendono l’uomo alla stazione di Torino Porta Nuova, dove è rimasto per due ore senza mai uscirne. Un migliaio di euro in tasca per pagamenti esclusivamente in contanti, e solo una sim telefonica promozionale acquistata in Olanda il giorno dopo la strage ma non ancora staccata dalla tessera di plastica in cui era stata venduta.

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