Sono stati recuperati i primi corpi delle 92 persone , tra cui otto membri dell’equipaggio, che erano a bordo di un aereo del ministero della Difesa russo conè precipitato nel mar Nero. Secondo Mosca non ci sono sopravvissuti. Continuano le ricerche, resti del velivolo sono stati trovati a circa un chilometro e mezzo dalla costa di Sochi: “Quattro navi, cinque elicotteri e anche droni sono attualmente impegnati nella perlustrazione della zona. Sono stati già inviati dei rinforzi”, spiega il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov.
LIVE: Russian Defense Ministry speaks on plane crash off Sochi #TU154 https://t.co/6iSqWEp1ot— RT (@RT_com) 25 dicembre 2016
Il Tu-154 era scomparso dai radar pochi minuti dopo il decollo da Sochi ed era diretto in Siria, a Latakia. Si ipotizzano un guasto o errore umano, di certo le condizioni meteo erano ottimali. Putin ha ordinato un’inchiesta.
Russian Investigation Committee launches criminal case on the #Tu154 crash in Black Sea https://t.co/oL6ehRCRi0 mod_russia pic.twitter.com/KBpta2Rem0— Sputnik (SputnikInt) 25 dicembre 2016
La lista dei nomi degli 84 passeggeri, tra cui 64 musicisti del famoso Coro dell’Armata Rossa, è stata pubblicata sul sito del Ministero della Difesa russo.
Tra i passeggeri c’erano anche 8 militari, 9 giornalisti, il responsabile del dipartimento culturale del ministero della Difesa Anton Gubankov e Elizaveta Glinka, responsabile di un’associazione di beneficenza che si trovava sull’aereo per accompagnare un carico di medicinali destinato a un ospedale siriano.
L’Aleksandrov Ensemble, secondo alcuni media russi, doveva tenere un concerto di Natale ad Aleppo.