http://www.pupia.tv - Bari - Al posto delle gustose bollicine di “cola”, di cui vanno matti soprattutto i più piccoli, i Carabinieri di Bari hanno trovato tanta “polvere bianca”, della quale, purtroppo, sempre più, sembrano andare matti i più grandi. Si, perché questa è l’ultima frontiera degli spacciatori. Nascondere le classiche palline di cocaina, pronte ad essere spacciate e ad invadere le vie della movida pugliese, all’interno del doppio fondo di bottigliette di “cola” modificate. Ma facciamo un passo indietro.
Negli ultimi mesi la città di Bari è stata teatro di numerose operazioni effettuate dai Carabinieri di Bari che hanno fatto emergere una ingente quantità di stupefacente riconducibile a pregiudicati inseriti nella criminalità locale; quest’ultima spesso recluta nuove leve, pronte a farsi strada in tale ambito criminale, di fronte alla prospettiva di un lauto e facile guadagno derivante dallo spaccio.
Il quartiere Libertà del Capoluogo pugliese poi è da tempo sempre più sotto la lente d’ingrandimento dei Carabinieri ed è proprio in tale zona che, nel tardo pomeriggio di ieri, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Bari Centro hanno arrestato B.T., 43enne nullafacente ed incensurato, colpevole di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Nel corso degli assidui controlli nel quartiere, i Carabinieri hanno infatti notato più volte l’uomo in atteggiamenti sospetti; il che ha fatto intendere potesse essere inserito in qualche contesto criminale nonostante fosse privo di precedenti penali. Per tali ragioni, dopo un’attenta valutazione, i Carabinieri hanno deciso di intervenire e di effettuare una perquisizione presso la sua abitazione.
Immediatamente dopo l’ingresso nell’appartamento, su esplicita richiesta dei militari, il B.T., da una borsa refrigerante ha prelevato e consegnato spontaneamente un involucro contenente 26 grammi lordi di cocaina, nonché diversi ritagli di plastica di forma circolare, nastro adesivo ed altro materiale utilizzato per il confezionamento: tipica mossa per cercare di fuorviare l’attenzione degli investigatori. Non paghi del risultato già ottenuto ed in ragione del nervosismo palesato dal soggetto, i Carabinieri infatti hanno continuato con le operazioni di ricerca.
La meticolosità, l’attenzione ed il grande intuito investigativo dei militari hanno permesso di recuperare un ingente quantitativo di stupefacente: sono stati infatti rinvenuti, abilmente occultati in diversi punti della camera da letto, oltre ai 26 grammi precedentemente consegnati, ulteriori 71 grammi lordi di cocaina suddivisi in più di 100 dosi già pronte per l’immissione nel mercato illecito dello spaccio, nonché ulteriore materiale per il confezionamento, una pressa manuale in acciaio utilizzata per la compressione dello stupefacente, un bilancino di precisione utilizzato per pesare la sostanza immediatamente prima della cessione al consumatore, altro materiale usato per tagliare la sostanza, nonché 140 grammi di sostanza polverosa bianca, inodore, da taglio.
Un vero e proprio laboratorio chimico fatto in casa. Ma il bello doveva ancora venire. Ciò che ha lasciato esterrefatti i Carabinieri è stata la modalità con la quale le dosi erano occultate: la droga, già suddivisa in dosi e dunque pronta per lo spaccio era celata in un vano del mobile adibito a dispensa, all’interno di alcune finte bottiglie di “Cola”, che si trovavano insieme ad altre vere bottiglie di bevande analcoliche. In particolare dette finte bottiglie, recuperate in numero di cinque, erano suddivise in due parti, quella superiore, costituita dal collo e parte della bottiglia, amovibile e contenente al proprio interno un liquido di colore scuro atto a simulare la presenza della bevanda all’interno della bottiglia, e la parte inferiore costituita da un doppio fondo, coperto dall’etichetta della bottiglia, in cui era possibile occultare un consistente numero di palline di cocaina.
La droga, inoltre, era sigillata con nastro di colore diverso a seconda del peso di ciascuna singola dose; in particolare, le sedici dosi sigillate con nastro adesivo di colore bianco avevano tutte il peso lordo approssimativo di un grammo, le trenta dosi sigillate con nastro adesivo di colore rosso avevano tutte il peso lordo approssimativo di 0,7 grammi; invece le sessanta dosi sigillate con nastro adesivo di colore giallo avevano tutte il peso lordo approssimativo di 0,5 grammi, presumibilmente al fine di una più celere commerciabilità delle stesse. Per tali ragioni, B.T. è stato arrestato e rinchiuso alla Casa Circondariale di Bari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente. (19.12.16)