Palermo - Furti d'auto con "cavallo di ritorno", 25 arresti (16.12.16)

2016-12-16 140

http://www.pupia.tv - Palermo - 25 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal giudice per le indagini preliminari Filippo Serio, su richiesta della Procura di Palermo, diretta dal procuratore Francesco Lo Voi, sono state eseguite dalla squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e condotte dai sostituti procuratori Francesca Mazzocco, Caterina Malagoli e Ferdinando Lo Cascio, hanno avuto inizio nel mese di settembre 2015 e hanno permesso di individuare e smantellare un’associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni – perpetrate a seguito del furto di veicoli secondo il cosiddetto sistema del “cavallo di ritorno” – nonché alla commissione di rapine, furti e ricettazioni di veicoli.
In pochi mesi, i poliziotti della Sezione criminalità organizzata hanno individuato la ramificata organizzazione dell’associazione, i cui promotori sono stati identificati in Massimiliano Castelluccio, Antonino Noto e Salvatore Casamento.

Il primo – così come altri due odierni destinatari di misura, ossia il fratello Gaetano e Algeri Leonardo – è attualmente detenuto, a seguito dell’arresto avvenuto nel corso dell’operazione antimafia della squadra mobile di Palermo, denominata “Paesan Blues”, in occasione della quale vennero contestati gli stessi reati per cui oggi si procede, commessi in favore della famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù, all’interno della quale spiccavano le figure di Gioacchino Corso e di Giuseppe Lo Bocchiaro.

In quella stessa operazione venne arrestato anche Andrea Casamento, fratello di Salvatore, a dimostrazione della continuità che gli odierni arrestati rappresentano nella gestione di un’attività che, per gli ingenti guadagni che è capace di produrre, come si è visto, ha da sempre suscitato l’interesse delle famiglie mafiose.

La particolare attenzione dell’organizzazione criminale, denominata “Cosa Nostra”, ha trovato riscontro anche nei legami di parentela che connotano, oltre ai soggetti già citati, altri destinatari delle misure cautelari. Infatti, anche nel corso dell’attività investigativa conclusa con gli odierni provvedimenti restrittivi, è stato possibile rilevare come gli appartenenti alle diverse famiglie mafiose avessero palesato le proprie pretese nei confronti della remunerativa attività delinquenziale.

In particolare, in ragione della capacità dell’associazione per delinquere di operare trasversalmente all’interno dei mandamenti cittadini, sono emersi contrasti tra gli esponenti delle diverse famiglie mafiose in ordine alla titolarità del “diritto” di partecipare agli importanti guadagni prodotti dall’associazione per delinquere.

A tal proposito, è stato accertato come i sodali fossero in grado, nel corso di un mese, di portare a termine all’incirca 100 sottrazioni di veicoli con un guadagno approssimativo di 200mila euro. I mezzi sottratti erano prevalentemente veicoli commerciali.(16.12.16)