Con un discorso molto politico, celebrativo degli sforzi colombiani, ma anche visionario a volte, il presidente Juan Manuel Santos ha tenuto la sua orazione di ringraziamento al conferimento del Nobel della pace ad Oslo.
Un premio criticato da alcuni, visto che Santos non avrebbe risolto il problema delle esecuzioni extragiudiziali commesse dalle forze armate colombiane, ma che ha voluto celebrare il duplice accordo firmato con le Farc a Cuba.
“La pace sembrava un sogno impossibile”, ha sottolineato Santos: “oggi, ha
aggiunto, posso dire con tutta l’umiltà che il popolo della Colombia sta rendendo possibile l’impossibile. La guerra è finita”.
Santos ha poi chiesto ai rappresentanti delle vittime di alzarsi in piedi e ricevere l’applauso dei presenti. Fra le persone intervenute Ingrid Betancourt e Clara Rojas, due ex sequestrate delle Farc rimaste per anni nelle mani dei guerriglieri nel cuore della giungla.
Fra le suggestioni del presidente, durnate il suo intervento, un altro tema che gli sta molto a cuore: ripensare la lotta al narcotraffico anche in termini di legalizzazione di alcune sostanze.