“Questa settimana ci giochiamo tutto”: Beppe Grillo dà la stura agli ultimi giorni di campagna referendaria, a Roma, e accanto a se ha Virginia Raggi. Con la sindaca e tutti i ‘big’ del movimento punta a dar prova di unità, parte dalla questione morale per poi arrivare al termine di un lungo crescendo al “No” alle riforme di Renzi.
E si concentra sul dopo, il leader dei Cinque Stelle: se vince il “no”, ha detto, saliremo al Quirinale per chiedere le elezioni. Poi deciderà il Presidente, ha concesso.
Ha parlato di una riforma che “ci riporta alla preistoria”, una riforma, ha sottolineato, “varata da un governo non eletto”. E rassicura i mercati: se andremo al governo “non succede nulla”, ha detto tra l’altro.
Renzi invece ha preso la parola proprio in casa del comico genovese.
“In questi anni l’Italia ha provato a fare le riforme e non ce l’ha fatta – ha detto il Presidente del Consiglio – adesso tocca a noi. E non è che siccome qualcuno di quelli di prima immagina di poter fare un ultimo giro di giostra ci dice adesso ‘voi non siete capaci di farla’. Lo decideranno gli Italiani. Noi ci abbiamo messo il cuore, abbiamo fatto quello che il Parlamento ci aveva chiesto”.
In giornata il capo del Governo aveva effettuato un sopralluogo nelle zone alluvionate, e aveva incontrato i sindaci liguri promettende che “le urgenze saranno coperte tutte a partire dai piccoli comuni”.