I cinque sospetti terroristi fermati nel fine settimana tra Strasburgo e Marsiglia erano degli “effettivi dell’Isil” e ricevevano ordini da Siria e Iraq” grazie a una app di messaggistica criptata.
Lo ha detto il procuratore antiterrorismo francese, Francois Molins, aggiungendo che la cellula si apprestava a una azione imminente, probabilmente il primo dicembre.
“Il comando di Strasburgo e l’uomo arrestato a Marsiglia hanno ricevuto istruzioni su come acquisire delle armi. Armi che sarebbero state usate per destabilizzare, attraverso l’uso dell’intimidazione o del terrorismo, in nome dell’Isil”.
Soddisfazione per l’esito dell’operazione di polizia è stata espressa anche dal capo dello Stato Francois Hollande, che ha parlato durante una visita alla scuola di polizia di Nimes.
“Nel solo mese di novembre 43 persone sono state fermate dai servizi antiterrorismo, e 28 di loro sono stati portati in giustizia”.
La Francia resta il paese europeo più colpito dagli attentati, che negli ultimi 18 mesi hanno causato 230 vittime, 130 delle quali negli attacchi del 13 novembre 2015 a Parigi e 84 nell’attentato di Nizza il 14 luglio scorso.