I bombardamenti ad Aleppo da due giorni hanno ripreso intensità, e alcuni ordigni sono di nuovo caduti nel corso della mattinata non lontano da un ospedale pediatrico e una banca del sangue, secondo fonti vicine ai ribelli asserragliati nei quartieri orientali della città.
Le immagini che vedete sono state girate dai caschi bianchi, una ONG di pronto intervento umanitario, vicina ai gruppi ribelli.
Ieri era stato colpito un ospedale pediatrico. Ventuno i morti, cinque dei quali bambini.
L’Organizzazione Mondiale della Salute si dice scioccata:
“È sconvolgente che delle strutture sanitarie continuino a essere attaccate in Siria. Solo quest’anno si sono verificati 126 attacchi a strutture e lavoratori della sanità, registrati dall’OMS e dai nostri partner”, dice un portavoce dell’Agenzia sanitaria delle Nazioni Unite.
Il governo russo dice di non aver bombardato Aleppo negli ultimi giorni, in ossequio a una moratoria in corso. Sarebbe quindi il governo siriano, secondo i ribelli, all’origine dei raid.
I russi hanno invece affermato di aver colpito un importante contingente di Al Nusra nei pressi di Idlib: sarebbero almeno trenta i morti tra i ribelli qaedisti, e tra questi alcuni comandanti.