L'UE condanna l'arresto in Turchia di undici parlamentari d'opposizione.

2016-11-04 5

Pesanti strascichi in Turchia dopo l’arresto, stanotte, di undici parlamentari del partito d’opposizione HDP. Il governo rilancia contro gli arrestati, tra cui il leader del movimento Demirtas, l’accusa di terrorismo filocurdo. Duro il primo ministro di Ankara Binali Yildirim, ha detto che: “I parlamentari eletti possono essere obbligati a lasciare il loro posto solo in caso di nuove elezioni. Su questo nessuno ha da ridire. Ma se i parlamentari eletti hanno a che fare con atti di terrorismo, allora devono pagare”.
Dopo gli arresti manifestazioni contro il governo sono state represse ad Ankara, Istanbul e Diyarbakir.
Il portavoce dell’ HDP Ayhan Bilgen ha detto che la questione non riguarda piu’ solo gli avvocati dell’HDP, o il partito stesso. Il punto è se le provocazioni finalizzate a trascinare la Turchia in una guerra civile andranno a segno o no!”
Tante le voci di condanna dalla comunità internazionale. Dalle nazioni unite la portavoce per i diritti umani
Ravina Shamdasani esprime preoccupazione perchè lo stato di emergenza dichiarato in Turchia e la deroga di alcuni principi del Patto internazionale sui diritti civili e politici, sta portando le autorità verso atti inammissibili”
Diverse le voci di condanna dall’Unione europea. Il presidente del parlamento europeo Martin Schultz ha definito gli arresti un segnale spaventoso sulle condizioni del pluralismo politico in Turchia e il ministro degli esteri tedesco Frank Walter Steinmeier ha detto che la lotta al terrorismo non puo’ essere la scusa per silenziare l’opposizione o addirittura portarla dietro le sbarre.
L’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Federica Mogherini ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli esteri turco dopo aver twittato di essere estremamente preoccupata per gli arresti.