Le immagini di Camerino dall’alto, riprese dai droni dei vigili del fuoco, spiegano meglio delle parole il dramma di questa storica località. In molti sono rimasti senza casa o senza luogo di lavoro.
Anche a Visso la scena è impressionante, con edifici sventrati o crollati.
Impossibile, col freddo, rimanere nei paraggi e dormire in auto o in tenda. Migliaia di persone vengono trasferite in alberghi o altre strutture ricettive.
Tra loro, il parroco di Visso, Gilberto Spurio, che osserva: “Si rischia di disperdersi, di dividere la comunità. Non so quale sia la strada da seguire, ma è importante che restino i contatti tra i ragazzi, tra le famiglie.”
Fiorella, un’anziana abitante di Castelsantangelo sul Nera sbotta: “È uno schifo. Alla mia età penso che tra dieci anni starò altrove.”
Molti alunni e studenti vengono trasferiti in scuole di altre zone.
E mentre si contano i danni, anche chi non ha perso la casa vive nella paura. In 48 ore si sono registrate circa 1000 scosse.