I georgiani tornano alle urne domenica in un 50 circoscrizioni, sulle 73 in cui si vota con il sistema maggioritario uninominale. Gli altri 23 seggi sono già stati attribuiti al primo turno, e tutti a “Sogno georgiano”, il partito del premier uscente Giorgi Kvirikashvili. Il resto del parlamento monocamerale, cioè 77 seggi, viene eletto con il sistema proporzionale. Oltre la metà di quei seggi è andata al partito di maggioranza.
“Io andrò a votare – spiega un’elettrice di Tbilisi – perché se domina un solo partito sarà molto pericoloso, andrà avanti con le riforme come vuole. Penso che sia necessario che si ascolti l’opinione del popolo”.
In effetti solo tre partiti hanno superato la soglia di sbarramento del 5%, e a “Sogno georgiano” basta ora una dozzina di seggi per avere la maggioranza assoluta, che gli mancava finora per varare la riforma costituzionale. Una riforma che, secondo l’opposizione, rafforzerà a dismisura il potere del governo. L’opposizione ha denunciato brogli estesi, ma solo in quattro seggi si ripete il voto del primo turno.