Nuova manifestazione multitudinaria a Caracas, in Venezuela, contro il regime chavista che ha nuovamente bloccato la raccolta delle firme per il referendum revocatorio contro il presidente Nicolas Maduro.
Questo in una situazione tesissima. L’opposizione ha chiesto ufficialmente all’Assemblea Nazionale, di iniziare il processo per destituire Maduro e all’esercito di sostenere questa scelta.
In testa al corteo c’erano le mogli dei leader dell’opposizione in carcere: “Nessuno ci fermerà vogliamo diritti per il Venezuela”, ha detto Lilian Tintori, moglie di Lopoldo Lopez.
“Stiamo mandando un messaggio alla comunità internazionale, perché qui c‘è una dittatura” ha affermato un altra leader dell’opposizione.
Questo perché il regime ha imposto il divieto di viaggiare all’estero a diversi leader dell’opposizione. I chavisti reagiscono a volte in maniera scomposta. Promettono di punire le frodi che avrebbero portato al blocco della rccolta firme, ma l’opposizione non crede a quest’affermazione.
Appena venerdì poi, due caccia venezuelani hanno affiancato un aereo di linea colombiano costringendolo ad abbandonare lo spazio aereo nazionale.