Nuova accusa contro il regime di Bashar al Assad.
Le forze governative siriane avrebbero usato armi chimiche nella regione nordoccidentale di Idlib nel marzo del 2015: si tratta del terzo attacco di questo genere nel Paese rilevato nell’ambito dell’inchiesta internazionale dell’Onu e dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche.
Il documento spiega che elicotteri del regime decollati da basi militari hanno sganciato barili-bomba contenenti gas di cloro. Un rapporto pubblicato ad agosto indicava che il governo di Damasco aveva già lanciato due attacchi con lo stesso gas tossico vietato dalle convenzioni internazionali.
A leggere quanto scritto nel documento, il terzo attacco è avvenuto a Qmenas, nel governatorato di Idlib, il 16 marzo dell’anno scorso.
La Siria aveva concordato di distruggere il suo arsenale chimico nel 2013 secondo un accordo raggiunto tra Mosca e Washington.
Questo mentre in Aleppo la tregua tiene, ma non si sa fino a quando. Secondo i russi ci sarebbero almeno 1200 combattenti anti Assad pronti ad attaccare da sud est, non solo, ma sarebbero i ribelli a impedire l’evacuazione di Aleppo.