Doveva essere un’opportunità per sotterrare l’ascia di guerra. È diventata l’ennesima occasione per tirare fuori il peggio della campagna elettorale americana.
Niente stretta di mano, battute violente e qualche insulto tra Donald Trump e Hillary Clinton alla “Al Smith dinner”, una cena di beneficenza che da quasi 70 anni è diventata un appuntamento della politica americana, dove sono presenti i candidati presidenziali, a pochi giorni dell’election day.
Stavolta però la tensione era palpabile e molti sono stati i momenti spiacevoli della serata. I due candidati, separati a tavola solo dal cardinale-arcivescovo di New York Timothy Dolan, hanno confermato che si detestano.
Così Trump: “Non ero sicuro che Hillary sarebbe venuta stasera, forse perché non le avete mandato l’invito via mail”, ha detto Trump accennando alle rivelazioni sull’avversaria.
E ha continuato: “Hillary crede che sia fondamentale deludere la gente avendo una doppia politica, una pubblica e una privata”.
La candidata democratica non ha mancato di controbattere: ‘‘Donald guarda la Statua della libertà e le da un 4. Forse un 5, se perde la torcia e la tavoletta e cambia la messa in piega’‘.
La Clinton ha usato anche molta autoironia a fronte di un Trump incontrollabile che appena qualche ora prima aveva affermato: “ “Accetterò totalmente i risultati di queste storiche elezioni se vinco io”, “promessa” sottolineata da un boato della platea in un comizio in Ohio.