Da questo giovedì coloro che hanno acquistato un Samsung Galaxy Note7, negli Stati Uniti e in Corea del Sud, possono chiedere il rimborso di quanto hanno pagato. In più, se decideranno di acquistare un altro Samsung, l’azienda darà loro un buono d’acquisto di 56 euro. Chi invece preferirà un’altra marca avrà soltanto 24 euro di buono sconto in più.
“Ho comprato il Galaxy Note7 – spiega un 38enne sudcoreano – perché mi piaceva più dell’S7 edge. Non voglio usare l’S7 edge, per cui ho chiesto il rimborso”.
Circa due milioni e mezzo i Note7 (prodotto top di gamma) immessi sul mercato, e Samsung ha già rivisto al ribasso la previsione di fatturato per il terzo trimestre. Secondo gli analisti il danno per l’azienda coreana più che di tipo economico sarà di reputation, in un mercato estremamente competitivo.
“Continuo a sostenere Samsung – dice un cliente cinese – perché credo nel marchio. Fa degli ottimi cellulari questa volta ho sostituito il mio Note7 per l’S7, il che significa che continuo a credere in Samsung, non passo ad altri marchi”.
Samsung, primo produttore al mondo di smartphone, rappresenta il 17% del Prodotto Interno Lordo coreano. Il fatturato del colosso è talmente indispensabile all’economia del Paese che la Banca Centrale di Corea ha rivisto al ribasso la previsione di crescita per il prossimo anno.