In Germania, sono stati definiti ‘rifugiati eroi” i siriani che a Chemnitz, non lontano da Lipsia, hanno consentito la cattura del 22enne Jaber Albak, connazionale ospitato nella loro casa.
Quest’ultimo si sospetta stesse pianificando un attentato all’aeroporto di Berlino.
Grazie alla loro prontezza ed onestà, i rifugiati saranno insigniti di un premio e descritti come un modello di integrazione.
“Domenica mattina siamo andati in piscina e sulla via del ritorno abbiamo scoperto dalle immagini su Facebook che era lui la persona ricercata. Quando siamo tornati a casa, lo abbiamo legato e chiamato la Polizia”.
L’uomo è stato immobilizzato con un cavo elettrico, prima di essere consegnato ai militari in divisa.
“Poiché non parlo tedesco, c‘è voluto del tempo per spiegare tutto alla Polizia, non capivano. Alla fine, ho mostrato la sua foto, così sono venuti e l’hanno arrestato”.
Il capo della Polizia sassone ha confermato che esiste un collegamento tra il giovane e lo Stato islamico.
“Ha cercato di corromperci con dei soldi, in modo che lo liberassimo. Gli abbiamo detto che non importava quanto ci avrebbe pagato, non lo avremmo rilasciato comunque: lo abbiamo legato con una prolunga elettrica”.
Le forze dell’ordine hanno ribadito inoltre che l’esplosivo ritrovato nell’appartamento era la stessa sostanza utilizzata nei precedenti attacchi terroristici dell’Isil.