Il partito islamista moderato Giustizia e Sviluppo, PJD, ha vinto le elezioni parlamentari in Marocco, che si sono tenute venerdì 7 ottobre.
Il PJD, al governo durante gli ultimi cinque anni, si è aggiudicato 125 dei 395 seggi alla Camera dei rappresentanti. Mentre il Partito Autenticità e Modernità, suo diretto avversario, considerato vicino al Re, ha preso 102 seggi. Il PAM aveva condotto una campagna tutta centrata sul contrasto al processo di “islamizzazione” della società in Marocco.
L’affluenza alle urne è stata piuttosto bassa. Solo il 43% dei 15,7 milioni di elettori è andato a votare in un paese sempre più sfiduciato dalla politica dove secondo la Banca Mondiale, oltre un quinto dei giovani del regno non ha un lavoro.
“Non c‘è un’altrnativa migliore di loro- dice questo ragazzo riferendosi al PJD- quindi le persone ci hanno creduto. E adesso speriamo facciano meglio degli ultimi 5 anni”
“Tutto ciò che hanno fatto è stato prendere i soldi dalle tasche dei marocchini perché tutto è diventato molto caro. Non possiamo vivere così. Non era così con gli altri”
Nessun partito ha comunque ottenuto la maggioranza e questo significa che Pjd sarà probabilmente costretto a creare un governo di coalizione.
Che è anche la preoccupazione di questo giovane studente di legge:“Probabilmente dovranno mettersi con altri sei partiti per una coalizione. Non so ma è possibile che si torni a votare presto, addirittura nei prossimi mesi”.
Le principali sfide che dovrà affrontare il nuovo governo saranno la riforma del sistema sanitario, l’istruzione e soprattutto la disoccupazione.