Caraibi: più di trecento le vittime dell'uragano Matthew. Haiti paga il prezzo più alto

2016-10-07 13

Più di trecento morti nei Caraibi. È il bilancio, non ancora definitivo, del passaggio dell’uragano Matthew. A pagare il tributo più alto è Haiti, il Paese più povero delle Americhe, reso vulnerabile alle intemperie a causa delle importanti deforestazioni.

Nel sud dell’isola sono andate distrutte quasi trentamila abitazioni, l’80% degli edifici della città di Jérémie è stat raso al suolo.

“Il peggio è stato tra le 6 e le 7.30 – racconta un residente – poi abbiamo pensato che fosse finito e tutti sono usciti per circa un’ora. Ma poi tutto è ricominciato ed è stato il momento più brutto”.

Il Paese stava provando a riprendersi dopo il terremoto che nel 2010 era costato la vita a 230mila persone. Le organizzazioni umanitarie sono già al lavoro ma nella zona devastata da Matthew manca tutto: dai generi di prima necessità ai medicinali.

“Dopo aver visitato il rifugio – sostiene Moise David, responsabile delle operazioni della Croce Rossa ad Haiti – ho visto che non c’era acqua. Non c‘è acqua. Non possiamo aiutare le persone, non c‘è cibo. E ci sono problemi aggiuntivi dovuti a come le persone vivono nei rifugi”.

Il timore è che le pessime condizioni igeniche, in cui i sopravvissuti saranno costretti a vivere, possano favorire una recrudescenza dell’epidemia di colera iniziata nell’ottobre del 2010.

#Haiti Communauté humanitaire/Protection Civile évaluant l´impact de #Matthew dans le Sud ONU_fr pic.twitter.com/bwwiH0OmRM— Nations Unies Haïti (UNHaiti) October 7, 2016