Non solo il tycoon avrebbe fatto affari con Cuba ai tempi di Fidel Castro, violando l’embargo, ma anche con l’Iran, affittando a una banca di Teheran un ufficio a New York dal 1998 al 2003. Una banca nella lista nera Usa delle istituzioni iraniane
Il nostro corrispondente spiega anche come le rivelazioni secondo cui Trump avrebbe evaso centinaia di milioni di dollari in tasse siano diventate un tema della campagna elettorale. E questa è una specie di pena del contrappasso per un uomo che ha sempre puntato l’ndice contro avversari accusati di frode fiscale. Un paradosso vero e proprio che potrebbe davvero rivoltarglisi contro, visto che lo zoccolo duro del suo elettorato è arrabbiato perché convinto che il sistema sia marcio e che tutto sia fatto per favorire i più ricchi. Persone come Donald Trump, appunto”.