Il missile Buk che ha abbattuto
il volo Mh17 è arrivato in Ucraina orientale dalla Russia.
Lo hanno detto in una conferenza stampa gli investigatori olandesi della Jit ( Joint investigation team composta da 5 stati: Paesi bassi, Australia, Malaysia, Ucraina e Belgio).
Ai giornalisti, tra l’altro, sono state fatte ascoltare alcune intercettazioni in russo e sono state mostrate immagini del trasporto di veicoli lanciatori.
In precedenza gli inquirenti avevano parlato con i familiari. Fra loro Silene Fredriks , madre di una delle vittime:
Abbiamo avuto molte informazioni dai media negli ultimi 26 mesi e quello che che pensavamo fosse la verità è stato confermato.
Il Boeing 777 con 298 persone a bordo, era scomparso dai radar il 17 luglio del 2014. Partito da Amsterdam, doveva raggiungere Kuala Lumpur in Malaysia, ma è stato abbattuto nel Donbass.
Spiega l’avvocato Elmar Giemulla, che segue alcune famiglie:
Alla domanda che hanno posto le famiglie – chi sono i responsabili? – non è stata data risposta, ma rispondere è certamente possibile. Se un missile è stato spedito dalla Russia in Ucraina solo per un giorno, qualcuno deve aver preso la decisione e quella persona non può essere un semplice soldato.
Il pubblico ministero olandese
ha identificato un centinaio di persone potenzialmente implicate
nel lancio del missile.
Durante la conferenza stampa, il capo della polizia olandese, Wilbert Paulissen ha dichiarato che l’indagine “ha mostrato che il luogo del lancio era in mano ai ribelli”.