Il belga René Magritte ( 21 novembre 1898 – 15 agosto 1967) non era solo un surrealista. A giudicare dalla retrospettiva al Centre Pompidou, l’artista belga è l’autore di un’opera profondamente filosofica sul potere di rappresentare. E ‘stato “il pittore figurativo del pensiero astratto.” Ha peraltro dimostrato che i pittori non sono idioti e che la pittura è capace di esprimere idee o pensieri come le parole possono farlo.
La mostra riunisce un centinaio di dipinti, disegni e pezzi d’archivio. Opere emblematiche e poco note anche provenienti da collezioni private americane o australiane. La curiosità di Magritte per la filosofia è dimostrata anche dei suoi scambi epistolari con diversi filosofi e pensatori.
In tutta la sua opera, Magritte impiegato venti modelli ossessivi. Qui ne sono stati selezionati cinque particolarmente significativi: le parole, le ombre, le fiamme, le tende e il “corpo frammentato”.
La mostra su Magritte al Centre Pompidou di Parigi resta aperta fino al 23 gennaio.