Inaugurato dal presidente statunitense Barack Obama sul National Mall di Washington il primo museo dedicato alla storia e alla cultura afro-americana, gestito dall’istituto Smithsonian, 13 anni dopo la ratifica del progetto da parte di George W. Bush.
Con Obama Ruth Bonner, figlia di Elijah Odom, un uomo nato schiavo nel Mississippi, accompagnata da tre membri della sua famiglia.
“Fra anni, come tutti voi, Michelle e io potremo visitare questo museo non soltanto con i nostri figli – ha detto Obama – ma se tutto va bene con i nostri nipoti e insieme ne sapremo di più su noi stessi come statunitensi, sulle nostre sofferenze, le nostre gioie e i nostri trionfi”.
Il museo “permette agli statunitensi di inquadrare le vicende di oggi in un contesto storico”, ha aggiunto Obama riferendosi ai fatti di Charlotte.
Proud to help open NMAAHC with so many heroes. African American history is a central part of our glorious American history.— President Obama (POTUS) 24 septembre 2016
The bell from one of the oldest black churches in America rings in the official opening of NMAAHC! #APeoplesJourney https://t.co/0je8MHEH7G— The White House (WhiteHouse) 24 septembre 2016
Con il nuovo Smithsonian si realizza l’idea di alcuni veterani afro-americani che 101 anni fa proposero un monumento al contributo dei neri alla storia degli Stati Uniti.
Il progetto di legge del membro di un deputato della Georgia, John Lewis, attivista per i diritti civili, fu approvato dal Congresso e ratificato da George W Bush nel 2003.
Quattro anni fa erano cominciati i lavori del museo costato 480 milioni di euro, metà dei quali messi a disposizione dal governo federale, l’altra da donazioni private allo Smithsonian.
La struttura copre 37.000 metri quadrati, ospita oltre 3000 oggetti ed è stata disegnata dall’architetto ghanese-britannico David Adjaye.