Cronaca di una vittoria annunciata in Russia dove il partito di Putin ottiene un’ampia maggioranza e mantiene il controllo della Camera bassa del Parlamento. Le elezioni si sono tenute per la prima volta dal 2003 con un sistema elettorale misto, la metà dei 450 deputati sarà eletta su liste di partito con sistema proporzionale e l’altra metà in circoscrizioni a singolo mandato.
“Possiamo decisamente dire che il nostro partito ha vinto”, ha dichiarato il premier russo Dmitri Medvedev.
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Putin consolida la sua leadership su un crollo dell’affluenza che ha raggiunto il 40%, bassa soprattutto a Mosca e a San Pietroburgo.
“Sono tempi duri, difficili ma le persone continuano a votare per Russia Unita. Perché? Per prima cosa queste persone hanno visto che i rappresentanti del partito stanno facendo del loro meglio per il Paese”, ha detto Putin.
Vladimir Putin voted in State Duma electionhttps://t.co/L06cQF5ccF pic.twitter.com/G5pjrhceSv— Vladimir Putin (@PutinRF_Eng) 18 September 2016
Un voto segnato anche dalle tensioni fra Mosca e Kiev. Per la prima volta si è votato anche in Crimea e a Sebastopoli, annessi nel marzo del 2014. L’Ucraina ha chiesto alla comunità internazionale di non riconoscere i risultati. Lo spoglio è ancora in corso.
Sparks fly in Ukraine as Russia prepares for general election https://t.co/mzs84dKjiN— The Independent (@Independent) 18 September 2016
La nostra corrispondente a Mosca, Galijna Polonskaya: “Anche qui nel quartiere generale di Russia Unita i primi commenti sono stati cauti, fino a quando i dubbi si sono dissolti sul fatto che il partito potesse restare leader indiscusso. La battaglia ora è per il secondo e terzo posto. Prima di mezzogiorno di lunedì la fotografia dovrebbe essere più chiara”.
