Rotta la tregua in Siria. Aerei da guerra del regime di Damasco hanno bombardato la città di Aleppo, controllata dall’opposizione a Bashar al Assad. La notizia arriva dall’Osservatorio Siriano per i diritti umani, con sede a Londra.
La situazione nel Paese si complica ancor di più. Soltanto sabato a Dayr az Zor la coalizione statunitense aveva colpito per errore soldati dell’esercito siriano, sostenuti da Mosca, uccidendone almeno novanta.
Un errore clamoroso che la Russia non perdona a Washington: “Riteniamo che un simile incidente, con così tante vittime – ha dichiarato il generale russo Sergei Rudskoy – sia stato possibile solo a causa della mancanza di comprensione del contesto da parte del comando della coalizione. E a causa del rifiuto da parte degli Stati Uniti di coordinare con la Russia le sue azioni contro i gruppi terroristici in Siria. Attualmente stiamo aspettando chiarimenti”.
La tregua raggiunta da Stati Uniti e Russia era entrata in vigore lunedì ma in molti speravano che la scadenza, fissata per domenica sera, potesse essere estesa di altre 72 ore. Dall’accordo per il cessate il fuoco, seppur momentaneo, erano stati ovviamente esclusi i raid contro le postazioni del sedicente Stato Islamico.