La giustizia britannica consegna ai magistrati statunitensi un proprio cittadino autistico: si tratta di Lauri Love, un trentaduenne hacker affetto da sindrome di Asperger, che era riuscito a penetrare nei server della Banca Centrale statunitense, dell’FBI, della difesa missilistica.
Restano quattordici giorni per presentare appello, e il pirata informatico dice che è anche meglio, così avrà più visibilità:
“Ringrazio il giudice per averci dato l’opportunità di vincere a un livello più alto e rappresentare un precedente più pesante, così penso che questo aiuti la causa di una miglior giustizia. Sfortunatamente per me e per la mia famiglia dovremo passare per altri sei mesi o un anno di beghe legali, ma è quello che dobbiamo fare”.
Il padre e la madre hanno assistito all’udienza nella corte di Westminster. Il padre, Alexander Love, teme che il figlio malato possa morire in un carcere americano, e accusa Washington di volere solo vendetta per l’imbarazzo subito:
“Credo che non sia giusto che un ragazzo che ha problemi mentali possa essere strappato alla sua famiglia, che è la sua rete di supporto, solo per soddisfare il desiderio degli Americani di pretendere quello che mi sembra una vendetta su di lui”.
La decisione del giudice deve essere convalidata dal Mnistero dell’Interno.
Nel 2012 fu l’allora Ministro dell’Interno Theresa May a bloccare l’estradizione di un hacker scozzese, Gary McKinnon, anch’egli affetto da sindrome di Asperger.