Carlo Azeglio Ciampi è morto. Aveva 95 anni. Eletto nel 1999, in prima votazione, decimo Presidente della Repubblica Italiana era nato a Livorno il 9 dicembre 1920. Fu scelto perché estraneo ai partiti e alla politica, perché era un ‘tecnico’. Ciampi invece, durante il suo settennato, riuscì a giocare un ruolo di garante pur difendendo con forza i suoi valori, come la laicità dello Stato e la passione per l’Europa.
Economista e banchiere, in precedenza aveva ricoperto l’incarico di capo del governo (1993-1994), ministro e Governatore della Banca d’Italia (1979-1993), istituzione per la quale aveva lavorato per più di 40 anni.
Ciampi può essere considerato il padre dell’ingresso dell’Italia nell’Eurozona. Come ministro del Tesoro e del Bilancio dei governi Prodi e D’Alema diede infatti un contributo determinante al raggiungimento dei parametri previsti dal Trattato di Maastricht, permettendo così l’adozione in Italia della moneta unica europea, sin dalla sua creazione.
Grazie a Ciampi gli italiani riscoprirono l’inno di Mameli e il Tricolore come simboli di un’unità nazionale troppo spesso dimenticata o, peggio, disprezzata. Insieme a Sandro Pertini è stato uno dei presidenti più amati.
L'abbraccio del Governo alla signora Franca. E un pensiero grato all'uomo delle Istituzioni che ha servito con passione l'Italia #Ciampi— Matteo Renzi (@matteorenzi) September 16, 2016