Per scagliare una nuova raffica di critiche contro Hillary Clinton in merito all’e-mailgate, Donald Trump s’arrischia a fare un paragone con il Watergate. Ma il timing scelto dal candidato repubblicano non è dei migliori, nel giorno in cui il procuratore generale di New York Eric Schneiderman apre un’indagine sulle ombre della Fondazione Trump a seguito dell’inchiesta giornalistica pubblicata proprio dal Washington Post.
“Questo è uno scandalo ancora più grosso del Watergate” ha detto Trump durante un meeting a Clive, in Iowa. “Ma almeno per il Watergate c‘è stata giustizia, il Dipartimento di Giustizia ha fatto il suo dovere. Qui invece c‘è qualcosa di mai visto. Che si tratti delle sue e-mail, del disastri in Irak, in Libia o in Siria, che si tratti dei fallimenti in campo economico, che è stato una catastrofe, Hillary Clinton è priva di capacità di giudizio, di temperamento, di carattere morale adeguati a guidare questo Paese” ha detto il tycoon.
La furia del miliardario di New York si è scatenata anche in riferimento all’affermazione di Clinton secondo cui la metà degli elettori di Trump è “una massa di gentaglia”. Un’uscita che ha costretto la candidata democratica a formulare scuse ufficiali.